mercoledì 13 febbraio 2008

La moratoria contro l'aborto? Facciamola a favore delle donne

La moratoria contro l'aborto lanciata da Giuliano Ferrara sull'onda delle moratoria contro la pena di morte si configura come l'ennesimo pesante attacco alla legge 194.
La questione aborto viene sempre affrontata sull'opportunità di modificare o meno l'attuale legislazione. Non ci si pone il problema di mantenere l'obiettivo che ha ispirato la legge del 1978, ridurre il numero di aborti. Obiettivo che per altro da allora ha pienamente raggiunto.
Proviamo ad osservare la situazione e cerchiamo di pensare ai motivi che spingono una donna a decidere di abortire. Non si riuscirà certo ad essere esaustivi, però alcune ipotesi si possono fare.
Ipotizziamo innanzitutto un aborto non terapeutico.

Primo caso: una donna subisce violenza sessuale, da chiunque provenga, rimane incinta e decide di abortire. Credo che qua nessuno abbia qualcosa da obiettare, l'aborto è più che legittimo. Perlomeno la possibilità di abortire.
Secondo caso: per motivi diversi, che possono essere metodi anticoncezionali che non funzionano a dovere oppure un'eccessiva disattenzione, una giovane donna rimane incinta. Si trova di fronte ad una scelta. Tenere o meno il bambino, o almeno così si dice. I problemi che sorgono a questo punto sono tanti. Un bambino è una scelta difficile, e non solo perché viviamo una società dove le relazione affettive si formano e si sciolgono forse con fin troppa facilità. La scelta è difficile perché per decidere di tenere un bambino è necessario anche poterselo permettere. Avere un bambino ormai è diventato un lusso. E questo fa sì che anche le donne che hanno un desiderio di maternità sono costrette a rimandarlo a momenti migliori. Una decisione che sempre più spesso le donne sono costrette a prendere anche quando non sono più giovani e magari hanno già avuto un figlio. Un altro peserebbe eccessivamente sull'economia della famiglia. Quale può essere dunque una soluzione per contrastare l'aborto in questo caso? La possibilità per le giovani coppie di mettere su famiglia avendo un futuro assicurato, non incerto e precario come quello che hanno oggi, che rende assolutamente impossibile qualsiasi progetto a lungo termine. E poi il sostegno alle famiglie con bambini piccoli, non solo e non tanto economico, ma sociale, con servizi per l'infanzia che garantiscano ai genitori di crescere il loro figlio serenamente. Solo così possono diminuire questo tipo di aborti.

Terzo caso: ci sono donne che usano l'aborto come se fosse un metodo anticoncezionale. Non si preoccupano, cioè, di utilizzare qualsiasi tipo di precauzione, tanto, dicono, posso sempre abortire. E allora qui c'è un problema di cultura ed educazione, causato dalla mancanza di coraggio quando si parla di sessualità, un tema considerato ancora tabù e di cui bisogna parlare sottovoce. Quando potremo urlare che la maggior parte dei giovani fa l'amore senza fini procreativi e deve imparare come proteggersi e come utilizzare metodi anticoncezionali sicuri, quando nelle scuole si spiegherà seriamente l'importanza dell'utilizzo delle contraccezioni, solo allora si potranno ulteriormente diminuire il numero di aborti.

Un ultimo piccolo accenno sull'aborto terapeutico: è facile dire che anche se il bambino è malato, o anche se il parto è un rischio per la donna, il bambino deve nascere lo stesso. Innanzitutto, anche per i potenziali genitori di bambini malati alla nascita sicuramente influenza nella scelta il ragionamento economico: con l'attuale incertezza non si può mantenere un figlio sano, figuriamoci uno malato. E poi siamo sicuri che l'egoismo sia non farlo nascere quel bambino, o piuttosto farlo nascere e farlo vivere una vita di sofferenze? Ed evitare parti che potrebbero essere rischiosi per la madre significa tutelare una vita che già c'è invece che una vita che potrebbe, forse, essere, sempre che tutto vada bene.

Qua non possiamo sicuramente esaurire tutta la casistica possibile di cause di aborto. Ma possiamo provare a cambiare il punto di vista, invece che vietare l'aborto per legge, creiamo le condizioni perché nessuna donna e nessuna coppia sia spinta verso questa scelta.
Smettiamo quindi di definire la posizione di Ferrara anti-abortista. E' assolutamente pro-aborto. Basta che sia illegale.

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