sabato 2 febbraio 2008

La comunità di Internet

In questi anni di continua evoluzione, il rapporto con la tecnologia che solitamente si verifica è di amore ed odio, forse per gli eccessivi cambiamenti che può portare nella nostre vite, o forse perché siamo spaventati dai nuovi scenari che ci si aprono davanti.
Internet, forse l'invenzione che di più ha cambiato il nostro rapporto con la tecnologia, è regolato da una massima di un noto filosofo tedesco: "Da ognuno secondo le proprie possibilità, a ognuno secondo i propri bisogni", nonostante sia stato creato e inserito in una società palesemente capitalista. Quando qualcuno "mette" in rete qualcosa, non solo lo rende disponibile a chiunque, ma non si preoccupa nemmeno di ciò che riceverà in cambio ("da ognuno secondo le proprie possibilità"), anche perché si è sicuri che si troverà tutto ciò che si cerca, ("a ognuno secondo i propri bisogni"). E' ormai provato che questo sistema funzioni, anzi spesso viene preferito ad altri, anche per incentivare il consumo.

Un altro aspetto positivo che Internet mette in evidenza è "l'energia del gruppo", cioè che, quando si uniscono le proprie forze, esse aumentano in modo esponenziale, ovvero non addizionandosi ma moltiplicandosi tra loro, così l'unità genera un fattore che rende indistruttibile questa nuova energia, al contrario di ciò che accade a quella dei singoli individui, che si consuma. E' questa l'idea che sta alla base del successo delle community più diffuse dove la forza del gruppo che si scambia informazioni e cultura abbatte qualsiasi barriera comunicativa e rende possibile a chiunque di ottenere l'attenzione di un vastissimo pubblico, almeno per qualche giorno.

Tutto ciò però è sicuramente un'arma a doppio taglio. Non è un caso che tutti i sistemi più avanzati, come MySpace che consentono di condividere contenuti con il resto del mondo siano stati prodotti dai più grandi poteri capitalistici. Il loro intento è evidente: cercare di distrarci dalla vita reale creando una vita immaginaria, una Second Life. Sempre più giovani infatti evitano di incontrarsi in piazzetta per passare tutto il pomeriggio a leggere e commentare i blog degli amici o chiacchierare su Msn con l'amica che abita a due passi da casa. Le degenerazioni, gli utilizzi eccessivi dei nuovi mezzi di comunicazione e condivisione sono sempre lì in agguanto.

Ma non per questo bisogna demonizzare Internet, le community, il Web 2.0, non bisogna prendersela con lo strumento, ma con l'incapacità dei giovani di capire le enormi potenzialità che si aprono loro con Internet, ben più di un misero blog. Si aprono infatti nuove possibilità di dialogo, confronto e partecipazione anche con realtà fisicamente, socialmente e culturalmente molto distanti da loro. Possibilità di acquisizione di conoscenza a cui altrimenti non avrebbero avuto acceso, o che difficilmente avrebbero recuperato. Possibilità di contattare e incontrare persone che mai e poi mai avrebbero preso in considerazione il giovane medio. Possibilità di conoscere realtà magari molto vicine di cui non si sapeva nemmeno l'esistenza, perché non c'era modo di comunicare, riuscendo a costruire anche nella realtà “l'energia del gruppo”. L'importante è non limitarsi al virtuale, non creare una Second Life parallela, ma utilizzare strumenti potentissimi per migliorare la propria vita reale, l'unica vera vita.

Internet è la dimostrazione che il principio "Da ognuno secondo le proprie possibilità, a ognuno secondo i propri bisogni" non è utopico, specie se si considera che sono soprattutto i giovani, il futuro del mondo, a poter sfruttare l'incredibile potenza di Internet.
E pensare che Internet è nato come strumento militare e oggi è invece diventato una "comunità", simbolo di pace, strumento per scambiare conoscenze e contaminare le culture.

Martina e Luca

1 commento:

Anonimo ha detto...

Salve compagn*,
anche noi in Basilicata stiamo cercando di far rinascere una Sinistra partecipata e dal basso, una sinistra per il nuovo millennio.

potete passare da www.sinistralucana.org

postare messaggi, discussioni, proposte etc.etc.

la Sinistra o è partecipata e dal basso o non è!